Gli stupidi esistono, sostiene Larry Summers, dell’università di Harvard. Gli investitori della strada non assomigliano molto all’homo economicus descritto nei manuali di macro e microeconomia — la teoria classica. Sono razionali, ma fino ad un certo punto. Infatti, fanno affidamento ad un ristretto numero semplficato di strumenti con cui effettuano le scelte di investimento. Le loro preferenze sono instabili e vengono condizionate dal modo in cui una situazione — in condizioni di incertezza — viene constestualizzata. Inotre, commettono sistematicamente degli errori non apprendendo il modo in cui correggere tali comportamenti.
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